Già presente nella manovra di bilancio 2020, è stato prorogato al 31 marzo 2023 il diritto dello smart working per i lavoratori fragili.
Tuttavia, cambieranno le connotazioni degli aventi diritto.
Restano esclusi i genitori di under 14 e non saranno più aventi diritto i lavoratori disabili gravi o certificati dal medico legale come a rischio di immunodepressione a seguito di patologie oncologiche o delle relative terapie salvavita.
Restano, invece, idonei i soggetti affetti da patologie con scarso scompenso clinico e con particolare connotazione di gravità, adeguatamente comprovate da una certificazione rilasciata da un medico del servizio sanitario nazionale.