Decreto Coesione: incentivi all’assunzione per giovani e donne
Il Decreto Coesione, recentemente convertito nella Legge 4 luglio 2024 n. 95 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 6 luglio 2024, introduce una serie di misure volte a incentivare l’occupazione di giovani e donne. Questo provvedimento rappresenta un passo importante per promuovere l’autoimpiego e l’occupazione stabile, soprattutto nelle aree del Mezzogiorno. Vediamo nel dettaglio le principali disposizioni.
Bonus giovani
Una delle misure più rilevanti è il Bonus Giovani, destinato ai datori di lavoro privati che assumono giovani under 35 con un contratto a tempo indeterminato. L’incentivo è valido per le assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Per poter beneficiare di questo bonus, i giovani non devono aver mai avuto un contratto a tempo indeterminato in precedenza.
L’agevolazione consiste nell’esonero totale (100%) dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore. Questo importo sale a 650 euro mensili per le assunzioni effettuate nelle Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno. Il beneficio ha una durata massima di 24 mesi e si applica anche alle trasformazioni di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, con l’eccezione dei contratti di apprendistato.
Per accedere al Bonus Giovani, i datori di lavoro devono rispettare alcune condizioni, tra cui il non aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti l’assunzione.
Bonus donne
Il Bonus Donne è un’altra misura importante contenuta nel Decreto Coesione. Questo incentivo è destinato alle assunzioni di donne che siano prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi (se residenti nelle ZES) o da almeno ventiquattro mesi (ovunque residenti). Il bonus è valido per le assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.
Il beneficio prevede l’esonero totale (100%) dal versamento dei contributi previdenziali, con un limite massimo di 650 euro mensili per ciascuna lavoratrice assunta. Anche in questo caso, l’incentivo ha una durata massima di 24 mesi e non si applica ai contratti di apprendistato o di lavoro domestico.
Per poter usufruire del bonus, è necessario che l’assunzione comporti un incremento occupazionale netto. Questo incremento è calcolato sulla base della differenza tra il numero di lavoratori occupati in ciascun mese e il numero medio di lavoratori occupati nei dodici mesi precedenti.
Bonus Zona Economica Speciale (ZES)
Il Bonus ZES è specificamente pensato per i datori di lavoro privati che operano nelle Zone Economiche Speciali del Mezzogiorno e che occupano fino a dieci dipendenti. Questo incentivo si applica alle assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori over 35, disoccupati da almeno ventiquattro mesi.
L’incentivo prevede l’esonero totale (100%) dal versamento dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 650 euro mensili per ciascun lavoratore. Anche in questo caso, la durata massima del beneficio è di 24 mesi. Tuttavia, se il datore di lavoro licenzia il lavoratore incentivato o un altro lavoratore con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva nei sei mesi successivi all’assunzione, il beneficio viene revocato e le somme già fruite devono essere restituite.
Incentivi per l’avvio di attività in settori strategici
Il Decreto Coesione introduce anche misure a favore dell’autoimpiego. In particolare, l’articolo 21 prevede un incentivo per i giovani disoccupati under 35 che avviano una nuova attività imprenditoriale tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025. L’incentivo è destinato ai settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e per la transizione digitale ed ecologica.
Il beneficio consiste nell’esonero totale (100%) dal versamento dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 800 euro mensili per ciascun lavoratore con meno di 35 anni. Inoltre, le imprese avviate possono richiedere all’INPS un contributo di 500 euro mensili per una durata massima di tre anni, fino al 31 dicembre 2028. Questo contributo non concorre alla formazione del reddito del percipiente.
Conclusioni
Il Decreto Coesione rappresenta un importante passo avanti nella promozione dell’occupazione giovanile e femminile, nonché nello sviluppo economico delle aree del Mezzogiorno. Gli incentivi introdotti mirano a sostenere le assunzioni a tempo indeterminato e a favorire l’avvio di nuove attività imprenditoriali in settori strategici. Per ulteriori dettagli sulle modalità di applicazione dei benefici e per restare aggiornati sui decreti attuativi, è consigliabile monitorare le comunicazioni ufficiali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Sfruttare queste opportunità può fare la differenza per le imprese e per i lavoratori, contribuendo a creare un mercato del lavoro più dinamico e inclusivo.