Whistleblowing: Adempimenti critici per le aziende entro il 17.12.2023
Con la scadenza del 17 dicembre 2023 che si avvicina rapidamente, le aziende italiane si trovano di fronte a un bivio normativo imposto dal D.Lgs. 24/2023, la legge che recepisce la direttiva UE sul whistleblowing. Questo importante traguardo normativo impone alle aziende private con un organico tra i 50 e i 249 dipendenti e anche a quelle con meno di 50 dipendenti, ma che hanno adottato il modello 231, di mettere in atto specifiche procedure per garantire un efficace sistema di segnalazione delle violazioni.
Vengono ridefinite le responsabilità aziendali per la protezione dei whistleblower, ma stabilisce anche un framework dettagliato per la gestione delle segnalazioni di illeciti, che include l’istituzione di canali di segnalazione dedicati, la tutela dei dati personali e misure specifiche contro eventuali ritorsioni.
Per le aziende, questo significa una revisione completa e forse l’introduzione di nuove procedure interne.
Le piattaforme informatiche si rivelano strumenti privilegiati per assicurare la riservatezza e la sicurezza delle segnalazioni, grazie all’uso di protocolli sicuri e strumenti di crittografia. Inoltre, la scelta del gestore del canale di segnalazione, che può essere interno o esterno all’ente, deve essere effettuata con criteri di autonomia e imparzialità e richiede una formazione specifica sulla disciplina del whistleblowing.
Il Modello 231 dovrà essere adeguatamente aggiornato per includere i nuovi requisiti disciplinari e le aziende dovranno anche garantire la comunicazione e la formazione dei dipendenti riguardo alla nuova procedura di whistleblowing.
Queste nuove regolamentazioni e richiedono una preparazione attenta e mirata.
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